Aree di crisi industriale “non complessa”, ecco i finanziamenti del MISE per gli investimenti produttivi.

Beneficiari

Possono accedere alle agevolazioni le imprese di qualunque dimensione costituite sotto forma di società di capitali.

Iniziative ammissibili

Sono ammissibili alle agevolazioni programmi di investimento produttivo e programmi di investimento per la tutela ambientale.A completamento dei predetti programmi di investimento sono, altresì, ammissibili, per un ammontare non superiore al 20 per cento del totale degli investimenti ammissibili, i progetti per l’innovazione dell’organizzazione. I programmi di investimento produttivo devono essere diretti a: a)      la realizzazione di nuove unità produttive tramite l’adozione di soluzioni tecniche, organizzative e/o  produttive innovative rispetto al mercato di riferimento; b)      l’ampliamento e/o la riqualificazione di unità produttive esistenti tramite diversificazione della produzione in nuovi prodotti aggiuntivi o cambiamento fondamentale del processo produttivo complessivo; c)       la realizzazione di nuove unità produttive o l’ampliamento di unità produttive esistenti che eroghino i servizi di cui al comma 5, lettera e) del Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 9 giugno 2015; d)      l’acquisizione di attivi di uno stabilimento, ai sensi e nei limiti dell’art. 2, punto 49, del Regolamento GBER.

L’investimento minimo è di 1,5 milioni di euro e potrà essere realizzato nei Comuni ricadenti nelle aree di crisi industriale non complessa individuate dal Decreto Direttoriale Mise del 19 dicembre 2016.

 

Contributi

La dotazione finanziaria prevista è di 124 milioni di euro a valere sulle risorse del Fondo per la crescita sostenibile. Di questi, 44 milioni di euro sono accantonati a favore degli accordi di programma.

Le agevolazioni finanziarie possono coprire fino al 75% dell’investimento ammissibile con:

  • contributo a fondo perduto in conto impianti;
  • contributo a fondo perduto alla spesa;
  • finanziamento agevolato.

Segue il link alla pagina contenente l’elenco dei siti considerati di crisi industriale non complessa dal MISE: http://www.sviluppoeconomico.gov.it/images/stories/normativa/decreto_direttoriale_19_dicembre_2016_aree_crisi_industriale_non%20complessa.pdf