L’efficientamento energetico è un driver di innovazione che è sempre più centrale nelle opportunità di finanziamento. Questo per quel che concerne gli avvenimenti “terreni“. Talvolta, l’efficientamento energetico è anche il cuore di imprese, è davvero il caso di dirlo, stellari; imprese che segnano una vittoria per l’umanità tutta.

 

E’ il caso della sonda Juno. Con le sue più di 3 tonnellate e mezzo di peso, e i suoi tre pannelli solari da quasi dieci metri l’uno che le forniscono energia, dall’alba del 5 luglio Juno è entrata nell’atmosfera di Giove. Ne ha fatta di strada, questo autentico prodigio: 2,8 miliardi di km. Tutto questo quasi infinito spazio per lavorare  per comprensione dell’origine e dell’evoluzione del pianeta, cercando così di dirimire le annose questioni relative alla sua formazione, studiarne la magnetosfera, (dei 9 strumenti scientifici di cui Juno dispone, 6 saranno dedicati specificamente a quest’ultimo aspetto) e indagare sulla presenza di acqua nel pianeta.  Ci sarà anche spazio per fenomeni spettacolari. Infatti attraverso l’osservazione delle aurore boreali di Giove, si studierà il campo magnetico di Giove e la sua interazione con l’atmosfera. Grazie alla sua configurazione, Juno sarà anche in grado di “disegnare” una mappa completa dei campi gravitazionali e magnetici di Giove, nonchè un assessment della composizione dell’atmosfera.

 

Ma come funziona Juno? A guardar bene, il cervello elettronico della sonda non è molto più “ingombrante” di quello di un computer a uso domestico: una memoria flash da 256 megabyte e una memoria (analoga alla memoria RAM) da 128 megabyte.

Il contributo dell’Italia a Juno, nella nostra migliore tradizione, si connota di un aspetto di tecnologia innovativa e di rimando alla straordinaria tradizione della scienza italiana. Juno infatti monta lo spettrometro a imamgine infrarosso JIRAM e la radio KaT, e a bordo dell’apparecchio è montata una placca dedicata a Galileo Galilei.

Durante le sue 33 orbite previste nell’arco di un anno, Juno, attraverso la Junocam, invierà in continuo in immagini. Almeno fino a che le radiazioni solari le consentiranno di funzionare.  Buona fortuna, Giunone!